Storie alpine

STORIE ALPINE

Racconti rimasti nascosti di sacrifici, onori ed eroismi degli Alpini

Apriamo questa rubrica per rendere omaggio ai tanti Alpini i cui atti di eroismo, i cui sacrifici non sono saliti agli onori delle cronache ma non per questo hanno avuto minor valore, anzi. 
Pubblicando le loro storie ne teniamo viva la memoria e guardiamo a loro come esempio nel nostro quotidiano. 

1921 - 1943

Pietro Giudici

“Vado io al tuo posto perché tu hai famiglia!”

Sono le ultime parole di Pietro al suo commilitone Gentile Frattini di Adrara San Martino, prima di prenderne il posto per uscire di pattuglia notturna; una pattuglia dalla quale non farà più ritorno.

E’ lo stesso Gentile a raccontare le circostanze della morte di Pietro, in una lettera al Curato di Sarnico datata 24 febbraio 1943:
“(…) era andato di pattuglia con altri 5  compagni si sono allontanati pochi metri dalla Batteria per assicurarsi che la Batteria fosse al sicuro. Dopo pochi minuti ne sono tornati tre feriti dicendo che gli altri erano morti“.

Alla notizia, Gentile ed un commilitone escono dalla trincea per “andare a vedere e erano già spirati” con il povero Pietro colpito da “una pallottola tranciante” allo stomaco, che di certo non avrà sofferto (…) non posso ancora dimenticarlo quel povero Pietro perché è veramente il più caro amico che avevo e con le lacrime agli occhi ho dovuto abbandonarlo il 27 gennaio in questo paese che si chiama Nichitofca“.

Per cinismo della sorte, dopo poche ore dalla morte di Pietro e compagni, i combattimenti in quella zona cessarono.
Gentile Frattini si è salvato ed a lui dobbiamo la ricostruzione di quegli eventi e la memoria del caro amico Pietro.

Un’altra testimonianza riporta che Pietro fu visto cadere ad Arnautovo – a poca distanza da Nikitowka verso Nikolajewka – ma considerate le condizioni in cui si trovavano riteniamo sia stato difficile attribuire con precisione il luogo. Sta di fatto che, secondo tale testimonianza, il corpo di Pietro fu raccolto assieme a quello di altri caduti in un deposito centrato poco dopo da una granata che lo incendiò.

Pietro era nato a Sarnico, martedì 12 luglio 1921. Figlio di Luigi, partì per il fronte con il 2° Reggimento di Artiglieria Alpina – Gruppo “Bergamo”.
Il paese dove cadde è in realtà Nikitowka, a poco più di un centinaio di chilometri da Nikolajewka: oggi la distanza si copra in un paio d’ore percorrendo la E40. Non possiamo nemmeno immaginare i sacrifici che dovettero affrontare all’epoca. 

sotto, da sinistra – La famiglia Giudici ha inteso ricordare il figlio Pietro e tutti i Caduti donando due lapidi commemorative
lettera autografa di Gentile Frattini al Curato di Sarnico datata 24 febbraio 1943
santino funebre di Pietro Giudici con annotazioni autografe (anonime)

Testi in collaborazione con Simone Tesio

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