Spettacolo teatrale per la ricorrenza della battaglia di Nikolajewka, con Roberto Squinzi e canti e musiche di Sara Scolari, Mauro Ghilardini e Francesco Maffeis.
Due gli appuntamenti: sabato 21 gennaio 2023 ore 21, preceduto da una rappresentazione il 19 gennaio per gli studenti dell’Istituto “Fantoni”; entrambi gli spettacoli si terranno al teatro mons. Tomasini di Clusone.
L’evento, organizzato dai Gruppi alpini della Zona 17 Alta Valle Seriana Est e Gruppo Alpini Clusone, intende ricordare il drammatico sacrificio di tanti Alpini. Roberto Squinzi, attore bergamasco, rende con questo spettacolo omaggio a Mario Rigoni Stern, grandissimo scrittore e uomo dai profondi pensieri.
Tratto dall’omonimo romanzo di Mario Rigoni Stern, indimenticabile cantore della bellezza dell’altopiano di Asiago, lo spettacolo narra la storia di un soldato, un sergente dell’esercito italiano in Russia che si trova coinvolto, suo malgrado, in una delle ritirate più epiche e dure della storia. Trovatosi solo al comando di un gruppo di soldati, compirà il capolavoro di riportarli vivi “a baita”, a casa.
La narrazione della durezza dell’inverno russo, del freddo, del gelo, della fame e della battaglia prendono corpo in questo spettacolo in cui la voce narrante accompagna lo spettatore dentro ad universo fatto di Storia ed umanità, quella di uomini desiderosi solo di ritornare ognuno alle proprie case, invasori e vittime di una guerra voluta da altri.
Roberto Squinzi
Libraio, attore e scrittore, Roberto Squinzi ha al suo attivo numerosi spettacoli ed una raccolta di poesie dal titolo “Mondo Offeso”. Dotato di una tecnica di recitazione che lo contraddistingue dagli altri attori in circolazione, affascinato dal teatro di narrazione, egli propone, tra i primi in Italia, la lettura drammatizzata di grandi romanzi.
Sempre accompagnato da musicisti professionisti, e da un uso particolare della voce, Roberto Squinzi sa rendere corpo, vita, sangue, linfa alle immagini che scaturiscono dai romanzi che racconta, in un continuo narrativo attraverso il quale lo spettatore viene letteralmente catapultato tra le pagine del libro narrato.
- « Ciò che conta per me – dice Roberto Squinzi – quello che è più importante, è che la gente capisca che “dentro un romanzo” si può anche andare, che esiste un livello di lettura “altro” che prende le forme e i colori, gli odori delle parole che andiamo leggendo».