6 maggio 1976, alle ore 21,01 una violenta scossa di terremoto sconvolse il Friuli Venezia Giulia. Gli Alpini della Julia, anch’essi duramente colpiti dal sisma (crollo della caserma Goi Pantanali a Gemona) prestarono i primi soccorsi alla popolazione scavando nelle macerie e occupandosi dei feriti. Nei giorni a seguire i Battaglioni e le Compagnie del Genio con altri reparti delle brigate alpine furono mobilitati con uomini e mezzi per fronteggiare l’emergenza. L’anno dopo la Brigata Alpina Julia fu insignita della medaglia d’Oro al Valor Civile con la seguente motivazione: «Unità tragicamente e duramente colpita negli uomini e nelle infrastrutture dal rovinoso terremoto del 6 maggio 1976, iniziava con prontezza un’instancabile ed efficace opera di soccorso a favore delle popolazioni del Friuli e della Carnia devastate, con gli stessi reparti che, toccati dalla calamità, avevano già versato un contributo di sangue. Continuava nella sua azione con generoso slancio e profondo impegno, fornendo ogni possibile sostegno ai sinistrati, in fraterna e incondizionata dedizione. Fulgido esempio di virtù militari e di altissimo senso di abnegazione.»